Naturality

tessiture_intrecci_superfici: unicità e geo-diversità della pietra

 

Tema centrale dell’edizione 2019 di THE ITALIAN STONE THEATRE è la naturalità della pietra, ossia l’appartenenza alla geo-biosfera di questo materiale, grazie al quale l’uomo ha dato forma al proprio habitat. La molteplicità dei componenti di base e dei processi di trasformazione naturale della materia organica e inorganica ha prodotto una enorme varietà di litotipi i quali hanno caratterizzato luoghi e spazi diversi distribuiti su tutta la faccia del globo, suggerendo una relazione tra geo e bio - diversità che lega il mondo minerale a quello vegetale e animale. Pietra viva infatti era la denominazione che nel passato veniva data alla pietra impiegata in architettura nel suo stato roccioso, sbozzato e non levigato. L’inimitabile diversità fisica, meccanica, strutturale, testuale ed estetica costituisce la vera ricchezza di questo materiale, divenuto nel corso di millenni uno dei principali strumenti che hanno accompagnato l’uomo nella sua evoluzione tecnologica e attraverso il quale si realizza la sua creatività.
Oggi è più che mai necessario ricostruire e rinsaldare l’alleanza dell’uomo con la natura espandendo una cultura che restituisca valore all’autenticità della pietra riscoprendone qualità nuove e potenzialità fino a ora inespresse. In tal senso la pietra si conferma come materiale capace di stabilire negli ambienti domestici e urbani un forte legame fisico e simbolico con la natura.

 

Trame intese non soltanto come un sistema articolato di tessiture ed intrecci capaci di generare superfici continue, ma anche come dispositivo materico per raccontare significati al di là della lavorazione stessa della pietra. Gravità, durabilità, atemporalità, simbolismo e tradizione, sostenibilità e riuso, luce e riflessione; sono alcuni dei concetti chiave che ciascuno dei lavori ha provato ad interpretare attraverso la trasformazione della superficie litica. La pietra scelta è quella delle cave di Apricena, grandi massi informi cavati direttamente dalla terra, alla quale sembrano ancora appartenere. Le superfici aperte dei massi mostrano stratificazioni, sedimentazioni di storie nel tempo che non possiamo più vedere ma solo immaginare. La tecnologia della lavorazione a controllo numerico, ci aiuta ad interpretare il significato di quelle storie racchiuse nella pietra e custodite per milioni di anni. Storie che possono finalmente essere svelate agli uomini, nel momento in cui la pietra si trasforma in oggetti, architetture e paesaggi.